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Teatro: Brilli, io Bisbetica domata tra verve e ironia

Teatro: Brilli, io Bisbetica domata tra verve e ironia

ROMA, 21 luglio 2015, 17:21

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Autoironica, seria, mai scontata. Una vita tra cinema, tv e fiction. Nancy Brilli non teme neanche la sua età: "Ho 51 anni, embè, lo devo nascondere? Ne vado fiera.
    Con la maturità arrivi a pretendere di più da te stessa e dagli altri. Non sempre per le donne che lavorano nel mio campo è facile trovare un ruolo che riconosca la loro professionalità.
    Non sono più disposta ad accettare l'offesa ('sei brava Nancy') e poi l'unica cosa che ti offrono di cambiare è il tipo di messa in piega. Gli anni aiutano, per paradosso si possono creare, non sempre, delle alternative".
    Brilli indossa i panni della Bisbetica domata di William Shakespeare con la regia di Cristina Pezzoli: debutta domani al Teatro Romano, nel secondo appuntamento del 67/o Festival Shakespeariano dell'Estate Teatrale Veronese e resterà in scena fino al 26 luglio. "Sono molto felice - racconta l'attrice - anche perché è la prima volta che mi confronto con con la Bisbetica e anche con Shakespeare in assoluto. Certo, il caldo torrido di questi giorni mi ha messo ha dura prova, abbiamo toccato durante le prove temperature oltre i 40 gradi con le luci e il resto". Il ruolo di Petruccio è affidato a Matteo Cremon. Brilli-Caterina conferirà alla celeberrima bisbetica padovana una verve e una grinta speciali anche perché sarà lei, come attrice, a tirare le fila della vicenda. "La regista Cristina Pezzoli ne ha fatto un adattamento che trovo molto interessante.
    La Bisbetica domata, scritta intorno al 1593-94, dopo i primi drammi storici e dopo La commedia degli errori, appartiene al periodo giovanile di Shakespeare. Commedia, particolarmente divertente, è tutta giocata sullo scontro tra due mondi che sembrano agli antipodi: quello femminile e quello maschile.
    Pezzoli taglia il prologo basato sul personaggio di Sly e lo sostituisce con un gruppo di artisti che mettono in scena la commedia in un gioco di teatro nel teatro, in cui ciascuno sarà sia attore della compagnia che personaggio shakespeariano. Il testo da rappresentare e il vissuto degli attori s'intrecciano in un gioco metateatrale che consente ulteriori chiavi di lettura".
    Scene di cornice si alterneranno dunque alle scene della Bisbetica di Shakespeare, portandoci dall'inizio delle prove alla sera della "generale" con un meccanismo che consente di sveltire alcune lungaggini della storia. Lo spettacolo diventa dunque la storia di una messa in scena della Bisbetica. "Non mi interessava - racconta la regista Pezzoli - fare un allestimento 'femminista' e trasformare Caterina in una specie di eroina martire, vittima di un Petruccio mostruoso che la riduce all'obbedienza attraverso l'esercizio crudele e ottuso della violenza. Quasi nello stile di un'opera pop e con forti valenze comiche e surreali, lo spettacolo racconta - con i meccanismi del "teatro nel teatro" - l'allestimento burrascoso di una Bisbetica domata con il regista che se ne va dopo numerose liti col produttore".
    L'adattamento, dice Stefania Bertola che ha curato la traduzione, è stato "un gioco complicato. Come degli acrobati, bisognava restare in bilico, non perdere nulla della meraviglia di Shakespeare. E bisognava rendere questa meraviglia il più possibile vicina allo spettatore di oggi, come lo era al tempo dell'autore. Quindi abbiamo "tradito" ma "amando molto" se così si può dire. Per questo gli attori presentati nella cornice dell'opera shakespeariana hanno lo stesso nome dei personaggi che interpretano".
    A proposito di ruoli, Brilli ha appena terminato le riprese di una fiction per Mediaset con il titolo provvisorio 'Casa dolce casa', prodotta dalla Aurora di Giannandrea Pecorelli: "E' una sorta di modern family allargata dove si incrociano vite e destini di varie famiglie, come in un grande condominio. Nella serie in 12 puntate c'è anche il mio ex marito Massimo Ghini: la storia inizia con il nostro matrimonio, ma le sorprese sono in agguato, ci siamo molto divertiti".
    Nancy Brilli ha esordito nel cinema con Pasquale Squitieri nel ruolo di Miriam Petacci nel film Claretta sull'amante del duce. In seguito ha lavorato, tra gli altri, con Carlo Verdone, Ricky Tognazzi (per Piccoli equivoci di Tognazzi l'attrice ha vinto il David di Donatello e un Nastro d'Argento). E ancora con Andrea Barzini, Luca Manfredi, Carlo Vanzina, Fausto Brizzi. Tra i ruoli più recenti in teatro, quello di Mirandolina nella Locandiera di Goldoni con la regia di Giuseppe Marini.
   

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