Giovane pattinatrice di Ussita
(Macerata) costretta a fare 700 km in auto per allenarsi, dopo
che il palazzetto del ghiaccio del borgo marchigiano è stato
dichiarato inagibile per via del terremoto. "Tre volte la
settimana mamma o papà mi accompagnano da Ussita a Bologna per
scendere sul ghiaccio, solo così posso continuare il mio sogno,
che è quello di arrivare ai mondiali": a raccontarlo all'ANSA è
Amy Paternesi, una ragazzina di 13 anni ancora da compiere,
talento del pattinaggio su ghiaccio che da alcuni mesi, assieme
alla sua famiglia, è tornata a vivere nel paese distrutto dai
terremoti di un anno fa, dopo aver trascorso otto mesi da
sfollata a Porto Recanati. Dice di amare le montagne e il
freddo. Il suo idolo, manco a dirlo, è Carolina Kostner. Quella
di questa piccola "Frozen" dei Sibillini è una storia di
rinascita e di coraggio che emerge dalle macerie del terremoto a
quasi un anno di distanza dalla grande scossa del 30 ottobre
2016. "Il palaghiaccio di Ussita è da sempre la mia seconda
casa, mi manca tanto e spero che possa essere al più presto
riaperto", spiega Amy. Che intanto continua a macinare
chilometri e "spesso faccio i compiti in auto". "E' un
sacrificio enorme sotto tutti i punti di vista, ma non potevamo
negarle di vivere il suo sogno", racconta la mamma, Laura
Carota, impiegata dell'acqua Nerea e dirigente del "Club
ghiaccio Ussita", la società locale di pattinaggio dove la
figlia ha iniziato a 5 anni.
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