Numerosissimi i necrologi ed i messaggi di cordoglio per Paolo Villaggio, morto ieri a Roma. Fra i molti, commovente quello di Renato Pozzetto, comagno di Villaggio nelle Comiche.
"La notizia mi ha avvolto il cuore di tristezza - ha detto Roberto Benigni - Paolo Villaggio è stato il più grande clown della sua generazione. Un bambino spietato, rivoluzionario e liberatorio. Fantozzi ci rappresenta tutti, ci umilia e ci corregge, con lui tutte le persone anonime hanno trovato il loro Signore. E' stato la persona più imprevedibile e pura che abbia mai conosciuto. Grazie caro Paolo, ti siamo debitori di una gioia immensa". Lo dice Roberto Benigni ricordando Paolo Villaggio.
Ecco cosa avrebbe detto Paolo, ha twittato Gabriele Muccino.
— Gabriele Muccino (@GabrieleMuccino) 3 luglio 2017
"Ho fatto con lui ben 11 Fantozzi - ricorda Neri Parenti - e non so quanti Fracchia e poi altri film corali. Paolo Villaggio è insomma stato parte della mia vita e in certi periodi lo vedevo sicuramente di più di mia moglie. Era una persona molto intelligente e cinica, come piacciono a me -aggiunge -. Era un uomo colto che amava la letteratura russa e impegnato anche politicamente anche grazie al suo passato di operaio e sindacalista in Italsider". "Era sicuramente una maschera con la quale avevo uno strano rapporto - rivela Parenti che ha appena finito di scrivere il suo nuovo film cine-panettone Natale da chef che uscirà con Medusa a fine anno -. Nonostante la differenza di età, lui era venti anni più grande di me, io gli facevo un po' da padre. Lui stesso lo diceva presentandomi come suo padre quando incontravamo qualcuno". Pillole di saggezza di Paolo Villaggio? "Ne dico solo una. Ti diceva le cose in faccia".
"Grazie Paolo - dice Milena Vukotic, alias Pina moglie storica del ragionier Fantozzi - per avermi fatto entrare nel tuo immaginario, ti ho voluto e ti voglio bene". "Gli sono grata e sono orgogliosa di avermi fatto far parte dei suoi film e soprattutto di avermi dato con grande umanità la sua amicizia e questo al di là del nostro lavoro che facevamo sulla scena". Per la Vukotic Paolo Villaggio "è una maschera che resterà nel mondo del cinema, non solo italiano, ma universale. Una maschera che poteva nascere solo come riflesso della sua intelligenza e del suo straordinario sguardo sul mondo, allo stesso tempo, così distaccato e colto".
La camera ardente per Paolo Villaggio sarà allestita mercoledì in Campidoglio. A seguire una cerimonia laica alla Casa del Cinema.