Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

  1. ANSA.it
  2. Foto
  3. Primopiano
  4. Meriam: cristiani e musulmani tra guerra e pace in Sudan
16 maggio, 16:39 Primopiano

Meriam: cristiani e musulmani tra guerra e pace in Sudan

Il mondo si mobilita per la donna e la salva dalla condanna a morte perchè cristiana

© ANSA
Meriam Yahia Ibrahim la donna sudanese incinta condannata a morte per apostasia in una foto divulgata dalla CNN e BBC.Meriam

Nel  2005 l'accordo di pace in Sudan ha posto fine alla più lunga guerra civile africana.
Cinquanta anni di violenze che hanno provocato oltre due milioni di morti. 

Ma la pace firmata dai capi politici non ha mai mitigato tensioni e malcontenti tra il Nord del Paese, musulmano e il Sud, abitato da cristiani.

Alcuni giorni fa, un tribunale sudanese ha condannato a morte per apostasia una donna cristiana, Mariam Yehya Ibrahim, di 27 anni e incinta di otto mesi. Lo riporta al Arabiya su Twitter spiegando che la ragazza è cresciuta con la madre, cristiana ortodossa, mentre il padre, musulmano, è stato assente fin dalla sua nascita.

Dopo il suo rifiuto di convertirsi all'islam un giudice di Khartoum l'ha condannata all'impiccagione e le ha inflitto inoltre la pena di 100 frustate per adulterio, in quanto sposata con un cristiano, matrimonio non considerato valido dalla 'Sharia'.

La notizia, che ha fatto il giro del mondo, ha suscito orrore. 

Oggi, Antonella Napoli, presidente di Italians For Darfur citando rassicurazioni di avvocati raccolte da Khalid Omer Yousif della Ong Sudan Change Now, annuncia che Meriam"avrà un nuovo processo''.

 

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

Tutte le foto

Modifica consenso Cookie