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Ponte 1 novembre, 10 milioni in viaggio, 90% resta in Italia

Ponte 1 novembre, 10 milioni in viaggio, 90% resta in Italia

Federalberghi, apertura pre natalizia con giro d'affari di 3 mld

ROMA, 28 ottobre 2021, 11:26

Redazione ANSA

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Saranno 10 milioni e 535 mila gli italiani (tra maggiorenni e minorenni) che si metteranno in viaggio in occasione del ponte di Ognissanti. Il 90,5% italiani resterà nel Belpaese mentre il 9,5% andrà all'estero. Quasi il 70% di chi resterà in Italia (69,8%), rimarrà nella stessa regione di residenza. Emerge dall'indagine previsionale di Federalberghi. Chi resterà in Italia sceglierà in primis le località d'arte (27,7%), la montagna (22,5%) e il mare (20,5%).
    Per chi andrà all'estero, le mete più ambite saranno le grandi capitali europee (63,0%). La spesa media, comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti, si attesterà sui 388 euro a persona (363 euro in Italia e 558 all'estero). Il giro di affari complessivo si attesterà su circa 3,16 miliardi di euro.
    Le spese di pernottamento incidono sul budget per il 22,2%; le spese di viaggio per il 19,1%, e quelle relative ai pasti per il 28,7%. Il capitolo più corposo della spesa (30,0%) riguarda le altre voci (lo shopping, i divertimenti, etc). La durata media del soggiorno sarà di 3,4 notti trascorse fuori casa. La casa di parenti e amici sarà la scelta privilegiata per il 26,4% dei vacanzieri; a seguire l'albergo (23,5%) e, ben distanziati, la casa di proprietà (18,1%) e il bed & breakfast (14,4%). Il 40,5% degli intervistati dichiara di contattare direttamente la struttura ricettiva per prenotare il proprio soggiorno tramite il sito internet, il telefono o l'e-mail. Nel 47,8% dichiarano di aver rinunciato alla vacanza per mancanza di soldi; il 34,6% per motivi familiari ed il 25,5% per motivi di salute.
    "Se il buongiorno si vede dal mattino - spiega il presidente di Federalberghi Bernabò Bocca - il fatto che oltre dieci milioni di nostri connazionali abbiano deciso di dedicarsi un periodo di vacanza, di impegnare tempo e denaro in questa impresa, questo non può che essere un segnale di luce, insomma di grande ripresa. Anche se non possiamo ancora dire di essere fuori dal tunnel. E' un'impennata positiva dovuta al movimento degli italiani. Con il decreto reso ufficiale nel Cdm di ieri, gli alberghi si preparano a costruire il futuro per il 2022, auspicando che il turismo straniero torni ad essere centrale".
   
   

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