Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ex ministra francese indagata per gestione pandemia

Ex ministra francese indagata per gestione pandemia

'Messa in pericolo della vita altrui'

PARIGI, 10 settembre 2021, 20:58

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

L'ex-ministra della Salute francese, Agnès Buzyn, è stata iscritta nel registro degli indagati per "messa in pericolo della vita altrui" al termine di un'audizione da parte dei magistrati della Corte di Giustizia della Repubblica che sta attualmente indagando sulla gestione dell'epidemia da Covid-19: è quanto annunciato dalla procura generale.
    Nominata nel 2017 al ministero della Salute, poi dimessasi per candidarsi con la République En Marche alle elezioni municipali di Parigi, Buzyn è stata iscritta nel registro degli indagati per "messa in pericolo della vita altrui", quando era alla guida del ministero della Salute, fino a febbraio 2020. A quei tempi, in piena crisi da Covid-19, Buzyn lasciò il dicastero per sostituire l'allora candidato sindaco macronista, Benjamin Griveaux, travolto a sua volta dalla vicenda dei video hot.
    L'inizio di una lunga via crucis. Al termine di una campagna municipale finita malissimo (non venne neanche eletta come consigliera al Consiglio di Parigi), l'ex ministra cinquattottenne lascia la politica, tra amarezza, veleni e polemiche. Si ritira dalla vita pubblica tornando ad indossare il camice bianco all'ospedale Percy-di-Clamart poi, dal gennaio scorso, viene chiamata all'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) di Ginevra, incaricata delle questioni multilaterali. Da indagata, dovrà adesso difendersi dinanzi alla Corte di Giustizia della Repubblica - che in Francia è incaricata di giudicare componenti o ex componenti del governo - per le accuse di cattiva gestione della pandemia nei primi mesi della crisi sanitaria.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza