Dopo una discussione di sei ore in
Consiglio dei ministri, arriva "salvo intese" il via libera al
decreto Semplificazioni. Non bastano settimane di trattativa:
fino all'ultimo tengono banco le divergenze sulle deroghe alle
norme sugli appalti e anche sulle opere pubbliche da affidare a
commissari, nonché sull'abuso d'ufficio, su cui Iv esprime la
sua riserva, e su norme come quella dell'interoperabilità dei
dati. I grandi nodi alla fine, assicurano più fonti di governo
lasciando Palazzo Chigi, vengono sciolti: il "salvo intese"
riguarda pochi aspetti "tecnici, non politici". Ma la
discussione sulle opere da sbloccare sembra destinata a tenere
ancora banco, anche perché l'elenco non entra nel testo del
decreto e ci sarà comunque tempo fino a fine anno per nominare i
commissari. Il Cdm notturno dà il via libera al Programma
nazionale di riforma, con le direttrici che il governo seguirà
nei prossimi mesi, e anche al ddl di assestamento di bilancio e
al rendiconto dello Stato.
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