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Tassa soggiorno quest'anno varrà "solo" 182 mln

Tassa soggiorno quest'anno varrà "solo" 182 mln

Nel 2019 ne erano stati incassati 622, vari Comuni la sospendono

ROMA, 01 giugno 2020, 16:59

Redazione ANSA

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(di Cinzia Conti) L'anno scorso era stata un tesoretto di ben 622 milioni, quest'anno avrà un calo quasi del 71% e raggiungerà soltanto i 182 milioni. A fare il punto sulla amata (dalle amministrazioni comunali) e odiata (dagli operatori turistici e dai viaggiatori) tassa di soggiorno è l'Osservatorio nazionale su questa imposta di Jfc, che specifica però che a pesare non saranno soltanto lockdown e crisi del turismo.
    "Il 2020 - spiega Massimo Feruzzi, amministratore unico della società di consulenza e marketing turistico - sarà un anno turismo nazionale, regionale, locale e persino iperlocale con la mobilità limitata e una condizione psicologica che non si allenta. Tutto ciò avrà un effetto sul consumo di vacanza, con budget più limitati del solito e una riduzione della permanenza media. Molte destinazioni, quindi, stanno cercando di trovare soluzioni per sostenere il comparto, mantenere i clienti fedeli e conquistarne di nuovi. Tra le politiche adottate dalle amministrazioni comunali c'è la decisione di sospendere l'imposta di soggiorno per l'intero 2020".
    Una scelta che, se da un lato incide sul "morale" degli operatori, dall'altra crea ulteriori difficoltà ai bilanci comunali. E anche in questo caso si procede in ordine sparso: molte località hanno già assunto o stanno decidendo di sospendere l'imposta per tutto l'anno o per alcuni mesi (da Jesolo a Forte dei Marmi, da Fiuggi a Pescara, da Orvieto a Lucca, da Siena a Pompei, da Vicenza a Vasto, etc.), altre amministrazioni prorogano in avanti il versamento al Comune dell'imposta incassata (da Roma a Rimini, da Venezia a Fiesole, da Alessandria a Lecce, da Ancona a Brescia, etc.). C'è poi chi richiede di restituire le somme versate agli operatori del ricettivo o chi ragiona su una riduzione dell'imposta stessa (ad esempio Arzachena o Vico del Gargano) e chi incrementa gli investimenti di marketing sul turismo utilizzando in maniera più massiccia i fondi ricavati dall'imposta di soggiorno per il sostegno all'economia turistica (ad esempio Sanremo".
   

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