Alla luce dei nuovi poteri
attribuiti alla Consob dal decreto imprese la Commissione ha
ampliato da 48 a 104 le società quotate in Borsa per le quali,
applicando il solo criterio dell'azionariato diffuso e non più
anche quello della capitalizzazione vengono abbassate le soglie
(dal 3 all'1% per le più grandi e dal 5 all'1% per le Pmi) su
cui scatta l'obbligo per gli investitori di comunicare le
partecipazioni rilevanti.
Consob ha inoltre deciso, per le stesse 104 società, di
portare dal 10 al 5% la prima soglia sulla quale scatta
l'obbligo della dichiarazione delle intenzioni, anti scorrerie,
che impone agli investitori di rendere noti, al superamento di
un certa quota, i propri obiettivi di investimento.
I due provvedimenti della Consob sono validi da domani e per
un periodo di tre mesi.
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