La stretta annunciata ieri da Boris
Johnson anche in Gran Bretagna nella lotta al coronavirus si
trasforma da raccomandazioni in realtà. Le indicazioni - per ora
verbali - date dal premier alla popolazione si stanno traducendo
in chiusure a raffica di luoghi di ritrovo: teatri, musei e
tutti cinema di mega catene come Cineworld o Picturehous.
Semivuoti anche molti pub e ristoranti, fra i cui esercenti
c'è chi lamenta la mancanza di un ordine formale di chiusura del
governo come un ostacolo alla possibilità di chiedere rimborsi
alle assicurazioni. Scuole e università restano per ora aperte,
ma in parte hanno iniziato a chiudere da giorni o a passare alle
lezioni via internet. Organizzazioni di insegnanti fanno da
parte loro pressione sul governo per una decisione generale di
chiusura che equipari tutti gli istituti.
Nuovi provvedimenti sono del resto attesi dal premier nella
conferenza stampa. Sale l'ipotesi di un blocco degli aeroporti
del Regno, sebbene fra "alcune settimane".
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