Di fronte all'emergenza coronavirus,
la Bce ha deciso di lasciare i tassi invariati e di ampliare il
programma di quantitative easing, con un piano di acquisti netti
aggiuntivi di 120 miliardi di euro fino alla fine dell'anno,
"garantendo un forte contributo da parte dei programmi di
acquisto del settore privato". "In combinazione con l'attuale
programma di acquisto di attività - afferma la Banca centrale -
ciò sosterrà condizioni di finanziamento favorevoli per
l'economia reale in tempi di maggiore incertezza". "Condizioni
considerevolmente più favorevoli" saranno inoltre applicate ai
maxi-prestiti alle banche Tltro-3 che partono a giugno,
"aiutando il credito bancario a chi è più colpito dal
coronavirus, in particolare le piccole e medie imprese".
La decisione non è stata accolta positivamente dai mercati.
Lo spread è schizzato da 200 a 228 punti, mentre la Borsa di
Milano è scesa ulteriormente, crollando di oltre il 6%. Parigi è
arrivata a cedere l'8%, Francoforte il 7% e Londra il 6,8%.
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