La rinascita di
Camerino passa dal centro storico e dai principali palazzi, a
iniziare dal municipio e dalla sede dell'arcivescovado. Mura
crepate, calcinacci, vecchi giornali, bicchieri in frantumi e
anche i resti di quella che era stata l' 'ultima cena' prima che
la terra tremasse: 3 anni e mezzo dopo l'ANSA è entrata dentro
quelle stanze dove tutto o molto è rimasto alla sera del 26
ottobre 2016. I due palazzi sono stati messi totalmente in
sicurezza, ma adesso arriva la parte più complicata, quella
della ristrutturazione. A spiegare l'iter e immaginare i tempi
sono il sindaco Sandro Sborgia e l'ing. Carlo Morosi, direttore
dei lavori per la sede curiale. "Il cantiere per recuperare il
palazzo arcivescovile - dice Morosi - contiamo di aprirlo nel
2021, i progetti li presenteremo entro marzo". Più lunghi i
tempi per il Comune, intanto il sindaco punta a riaprire entro
giugno corso Vittorio Emanuele. Sborgia chiede al nuovo
commissario Legnini di "fare presto, il tempo è scaduto".
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