Le aziende di Milano e
dell'hinterland si stanno attrezzando per fronteggiare
l'epidemia del coronavirus che ha colpito la Bassa lodigiana in
accordo con le disposizioni del ministero della Salute e della
Regione Lombardia. Da questa mattina gli uffici del personale
dei grandi gruppi come Eni, Snam e Saipem stanno contattando uno
a uno i dipendenti che risiedono nei comuni in provincia di Lodi
indicati tra quelli a rischio. L'indicazione che viene data loro
è di rimanere a casa ed evitare il più possibile i contatti
sociali.
Intanto il ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, ha fatto
sapere che il ministero e l'Inps stanno monitorando gli sviluppi
e "studiando le contromisure da adottare per i lavoratori delle
aziende" dell'area interessate dall'ordinanza. La prima è
"quella di concedere loro la Cassa integrazione ordinaria
(Cigo): trattandosi di un evento imprevedibile, qual è questo,
non c'è bisogno di una norma ad hoc". Il ministero resta pronto,
se necessario, ad adottare ulteriori misure.
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