Il coronavirus fa paura e molte
società corrono ai ripari per contenere il contagio.
Toyota ha interrotto la produzione in Cina fino al 9
febbraio, per i timori che l'infezione si diffonda ancora più
rapidamente. "Considerati vari fattori, tra cui le linee guida
dei governi locali e regionali e la situazione della fornitura
di componenti, a partire dal 29 gennaio, abbiamo deciso di
interrompere le operazioni nei nostri stabilimenti in Cina fino
al 9 febbraio" - ha annunciato il portavoce della casa
automobilistica - Maki Niimi. "Monitoreremo la situazione e
prenderemo eventuali ulteriori decisioni sulle operazioni il 10
febbraio".
Starbucks ha invece annunciato la chiusura temporanea di metà
dei propri punti vendita in Cina sui timori di contagio del
coronavirus. La catena di negozi di caffè non è la prima a
chiudere negozi nel Paese: pochi giorni fa anche McDonald's
aveva annunciato una decisione simile. Alla fine del 2019
Starbucks contava in Cina 4.292 negozi, il 16% in più del 2018.
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