A due giorni dal gesto che ha
sollevato l'indignazione generale davanti al complesso
conventuale del Lavello di Calolziocorte (Lecco), dove è stata
stracciata e gettata a terra una copia de "La Lettera agli
Ebrei", nessuna delle autorità locali ha disposto il recupero
dei brandelli della pubblicazione, rimasti nel fango.
Nonostante la mobilitazione generale nell'imminenza della
"Giornata della Memoria" oggi il libro strappato era ancora a
terra e solo un passante ha fatto sì che - pur ormai distrutto -
venisse tolto dal fango. "La Lettera agli Ebrei" di San Paolo è
un libro del nuovo Testamento, ma il titolo avrebbe indotto a
compiere l'atto di spregio contro le vittime della Shoah.
I rappresentanti del Comune di Calolziocorte ieri avevano
anche sensibilizzato gli studenti delle scuole medie,
sottolineando la gravità dell'accaduto e ammonendoli a non
sottovalutare simili gesti, ma nessuno si è preoccupato di
recuperare la pubblicazione distrutta.
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