Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Iraq: protesta blocca pozzi petroliferi

Iraq: protesta blocca pozzi petroliferi

Proteste contri il governo, in corso da 4 mesi

ROMA, 29 dicembre 2019, 17:22

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

La protesta contro il governo e la classe dirigente in Iraq, al quarto mese del suo braccio di ferro, per la prima volta colpisce l'industria petrolifera.
    Media internazionali riferiscono che alcune centinaia di manifestanti hanno bloccato l'accesso ai campi petroliferi nella zona di Nassiriya, nel sud, fermando la produzione di 82.000 barili al giorno: una grave perdita per il secondo Paese produttore dell'Opec. Nelle scorse settimane sit-in e picchetti sono riusciti a paralizzare scuole e uffici in un po' tutto il sud, dove a Diwaniya è di uovo stato proclamato uno "sciopero generale".La protesta da quasi quattro mesi chiede le dimissioni del governo e un ricambio di tutta la classe dirigente, rimasta la stessa dalla caduta di Saddam Hussein nel 2003 e dirigente accusata di essere responsabile di una corruzione che ogni anno brucia più risorse del Pil iracheno; di brutalità per difendere il potere; di non essere riuscita a produrre lavoro; di discriminazione etnica e religiosa e di essere prona all'Iran.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza