La senatrice democratica Elizabeth
Warren, candidata alla Casa Bianca, è pronta a presentare un
piano per vietare le mega-fusioni tra le più grandi società
americane e per assicurare la protezione sindacale ai lavoratori
della cosiddetta gig economy, dagli autisti di Uber ai freelance
e a tutti le persone con lavori temporanei e occasionali.
Noncurante dei timori di Wall Street e di gran parte
dell'establishment del suo partito che temono una deriva troppo
a sinistra in vista delle presidenziali del 2020, Warren, da
sempre in prima linea contro le banche e le multinazionali,
starebbe quindi studiando una vera e propria stretta antitrust,
bandendo le operazioni di acquisizione da parte delle aziende
con entrate superiori ai 40 miliardi di dollari l'anno o le
fusioni tra due società con almeno 15 miliardi di entrate
ciascuna.
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