Una nuova ricerca di Amnesty
International ha rivelato che, nei mesi che hanno preceduto la
sua incursione militare nel nordest della Siria e prima del
tentativo di creare la cosiddetta "zona sicura" oltre i suoi
confini, la Turchia avrebbe rimpatriato forzatamente rifugiati
siriani.
Amnesty International ha incontrato o parlato con rifugiati
che hanno denunciato di essere stati picchiati o minacciati
dalla polizia turca affinché firmassero documenti in cui
attestavano di aver chiesto di tornare in Siria. "In realtà -
sostiene la Ong -, le autorità turche li hanno costretti a
tornare in una zona di guerra e hanno posto le loro vite in
grave pericolo".
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