"Se conosci il nemico e te stesso, la
tua vittoria è sicura", scriveva Sun Tzu ne 'L'arte della
guerra'. E' un concetto che esplora da una prospettiva
distopica/esistenziale Will Smith in Gemini Man di Ang Lee,
action thriller con un tocco di fantascienza che arriva in sala
dal 10 ottobre con 20th Century Fox. Il divo interpreta un
infallibile cecchino dell'intelligence Usa stanco di uccidere ma
costretto a tornare in azione quando si ritrova contro una
versione di sé più giovane che ha la missione di eliminarlo. Il
film porta sul grande schermo una sceneggiatura di Darren Lemke
che girava almeno da 20 anni a Hollywood, e alla quale vari
registi e attori erano stati interessati (da Ridley Scott a
Clint Eastwood) per poi rinunciare viste le difficoltà tecniche
di realizzazione. Il regista taiwanese premio Oscar ha risolto
il problema non ricorrendo al ringiovanimento digitale degli
attori (come Scorsese in The Irishman), ma creando attraverso la
motion capture un doppio digitale di Will Smith.
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