Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Brexit:si dimette ministra del Lavoro Gb

Brexit:si dimette ministra del Lavoro Gb

Amber Rudd contro Johnson, 'attacco a decenza e democrazia'

ROMA, 07 settembre 2019, 23:12

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/EPA

© ANSA/EPA
© ANSA/EPA

La ministra del lavoro britannica, Amber Rudd, si è dimessa dal governo e dal Partito conservatore, mettendo in ulteriore difficoltà il premier Boris Johnson, contestato dall'opposizione e nel suo stesso partito sul tema della Brexit. Nella lettera di dimissioni Rudd, citata dalla Bbc online, ha affermato di non ritenere più che "il principale obiettivo" di Johnson sia lasciare la Ue con un accordo e ha definito l'espulsione di 21 parlamentari Tory avvenuta martedì come "un attacco alla decenza e alla democrazia". I 21 ribelli conservatori erano stati espulsi dal gruppo parlamentare Tory ai Comuni dopo che avevano votato insieme all'opposizione contro la linea di Johnson e in favore di un rinvio oltre il 31 ottobre dell'uscita del Regno dalla Ue per scongiurare un divorzio no deal. Un rinvio che il premier continua a bollare come una potenziale "resa", proclamando di essere pronto a qualunque sfida pur di non sottoscriverne la richiesta a Bruxelles al prossimo Consiglio europeo (17-18 ottobre).
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza