Parziali ammissioni di soldi
incassati, senza mai confermare, comunque, che si trattasse di
tangenti, e un nuovo interrogatorio davanti ai pm che si terrà
nei prossimi giorni. Così è mutata la linea difensiva di Nino
Caianiello, ex responsabile di Forza Italia a Varese e presunto
"burattinaio" nell'inchiesta della Dda milanese su un giro di
mazzette, nomine e appalti pilotati e finanziamenti illeciti che
il 7 maggio ha portato a 43 misure cautelari, tra cui quelle per
gli esponenti di FI Pietro Tatarella e Fabio Altitonante.
In particolare, in un interrogatorio del 6 agosto Caianiello
ha spiegato di aver ricevuto soldi dall'ex segretario di FI a
Gallarate (Varese) Alberto Bilardo, che ha già collaborato con i
pm in centinaia di pagine di verbali, nell'ambito di una
presunta vicenda corruttiva a Gallarate. Alle domande degli
inquirenti che si aspettavano ammissioni complete già in
quell'interrogatorio, però, Caianiello avrebbe risposto: "Non ce
la faccio".
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