A oltre 24 ore dalla scoperta
del suicidio di Jeffrey Epstein in una prigione federale di
Manhattan sono ancora molti gli aspetti da chiarire. Per questo
sono in corso ben tre indagini: una degli agenti dell'Fbi, una
del ministero della giustizia (da cui dipende il sistema
carcerario federale) e una dell'ufficio del medico legale della
città di New York.
Si cercano di appurare innanzitutto le circostanze che hanno
portato il 23 luglio a togliere la sorveglianza speciale su di
un detenuto che si sospetta abbia già tentato di togliersi la
vita ai primi di luglio, dopo l'arresto e dopo che il giudice
rifiutò la richiesta degli arresti domiciliari. Non è del tutto
chiaro - raccontano alcune fonti - se i segni sul collo
rinvenuti allora fossero il risultato di un tentato suicidio o
quello di un'aggressione. Epstein raccontò di essere stato
aggredito e chiamato "pedofilo", ma le autorità carcerarie lo
misero comunque sotto osservazione per timore suicidio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA