Nomine "dirette e
non politiche", fatte per il "bene della città". Così, durante
l'interrogatorio di garanzia, hanno replicato Gianbattista
Fratus e Maurizio Cozzi, rispettivamente ex sindaco ed ex
vicesindaco di Legnano (Milano), alle accuse di corruzione e
turbativa d'asta mosse a loro carico nell'inchiesta "Piazza
Pulita" della Guardia di Finanza di Milano e coordinata dalla
Procura di Busto Arsizio.
I due politici hanno risposto alle domande del Gip di Busto
Arsizio Piera Bossi mentre si è avvalsa della facoltà di non
rispondere l'assessore alle Opere Pubbliche Chiara Lazzarini,
anche lei arrestata giovedì scorso, che ha deciso di dimettersi.
Il gip ha ora cinque giorni per decidere sulla sussistenza o
meno delle esigenze cautelari di Fratus e Cozzi, che ne hanno
chiesto la revoca.
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