Theresa May ha riunito il suo governo
per fare il punto sulla Brexit dopo il rinvio concesso dall'Ue
aprendo un'altra settimana chiave, ma non necessariamente
decisiva, per provare a uscire dallo stallo. La premier, secondo
Itv, ha promesso ieri in un vertice informale di partito nella
residenza dei Chequers di essere pronta a dimettersi se i
ribelli brexiteer appoggeranno finalmente la ratifica
dell'intesa di divorzio da lei raggiunta con Bruxelles. I falchi
presenti - fra cui Boris Johnson, Dominic Raab, Steve Baker e
Jacob Rees-Mogg - sarebbero rimasti tuttavia sulle loro in
mancanza di un impegno preciso sulla data del passo indietro.
Al momento non è dunque ancora chiaro se e quando il governo
chiederà di rimettere ai voti dei Comuni l'accordo, già bocciato
due volte. Mentre la Camera potrebbe provare a sottrarre oggi
all'esecutivo il controllo con alcuni emendamenti in agenda per
la serata fra cui quello che mira a fissare per mercoledì una
serie di "voti indicativi" su proposte alternative.
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