Il governo dello Zimbabwe ha
provocato per la seconda volta un "oscuramento totale di
internet" nel Paese, dove è in atto da giorni una violenta
rivolta contro il forte aumento dei prezzi del carburante. Lo fa
sapere l'organo di informazione Misa-Zimbabwe, diffondendo un
messaggio di testo ricevuto dalla principale compagnia
telefonica del Paese, la Econet, che ha definito l'intervento
del governo "oltre il nostro ragionevole controllo".
L'oscuramento avviene mentre è in corso una battaglia
giudiziaria che convolge la Misa e alcuni attivisti per i
Diritti umani in difesa del pastore Evan Mawarire, accusato di
sovversione e che rischia per questo una condanna a 20 anni di
prigione.
Lo stesso Mawarire ha definito "straziante" vedere il nuovo
governo del presidente Emmerson Mnangagwa "agire come quello del
suo predecessore Robert Mugabe". La comunità internazionale fa
appello alla moderazione, mentre Mnangagwa si prepara a
sollecitare più investimenti per lo Zimbabwe al Forum economico
di Davos.
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