Viva il bianco e nero quando racconta
così bene i sentimenti come è in 'Cold War' di Pawel
Pawlikowski, cerchio d'amore melo' che parte dalla Polonia, tra
le macerie della seconda Guerra mondiale, e lì ritorna alla fine
degli anni Sessanta. E questo attraversando Parigi, Berlino e la
Jugoslavia in un film pieno di musica, da quella folkloristica
al jazz.
"Il film punta sulle emozioni che attraversano la storia" ha
detto il regista polacco, già premio Oscar per Ida, agli EFA
(gli Oscar europei) di Siviglia dove con Cold War, dopo aver
vinto a Cannes il premio della regia, ha sbancato portandosi a
casa cinque statuette: miglior film, regia, sceneggiatura,
attrice europea (Joanna Kulig) e montaggio.
Candidato agli Oscar il film è in sala in Italia dal 20
dicembre con Lucky Red. Girato nel canonico formato 1:1.37, è
dedicato ai genitori scomparsi del regista. "Mi sono ispirato a
loro perché la loro storia è stata tempestosa. Si sono lasciati
e ripresi mille volte e questo attraversando paesi e città".
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