Una protesta contro il cambio di
nome della Macedonia in Macedonia del Nord, deciso con l'accordo
con la Grecia della scorsa estate, si è svolta ieri sera a
Skopje, con i manifestanti che hanno chiesto le dimissioni del
governo, lo scioglimento del parlamento e elezioni anticipate.
Nel raduno, davanti al parlamento, sono state duramente
criticate le procedure avviate per cambiare la costituzione
macedone e introdurre il nuovo nome del Paese ex jugoslavo, che
con l'intesa dei mesi scorsi ha chiuso una lunga disputa con
Atene durata oltre 27 anni. Tale accordo, che spiana la strada
all'integrazione della Macedonia in Ue e Nato, è stato approvato
dal parlamento di Skopje alcune settimane fa, con l'avvio della
procedura per gli opportuni emendamenti costituzionali.
Anche la diaspora macedone si è detta contro l'accordo sul
nome, invitando a manifestare contro il governo del premier
Zoran Zaev.
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