Un senatore australiano è finito
nella bufera per aver usato, in un discorso al parlamento sul
tema dei migranti, l'espressione "soluzione finale".
Trasversali le critiche ricevute da tutti i partiti politici
in Australia. "Gli australiani non sono definiti dalla razza o
dalla religione, ma dalla condivisione dei valori della libertà,
della democrazia e della legge", ha sottolineato il premier
Malcom Turnbull. "Questa è l'Australia, quindi noi condanniamo
il razzismo in ogni forma, come condanniamo le frasi di Anning",
ha aggiunto.
Il senatore si è rifiutato di chiedere scusa ma ha provato a
difendersi sostenendo che le sue parole sono state "estrapolate
dal contesto" e "non hanno nulla a che vedere con la soluzione
finale del partito nazista". "Non mi pento di nulla, non ho
nulla di cui pentirmi", ha detto poi Anning chiedendo un "bando
totale" sui migranti musulmani.
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