Una lettera di minacce, con
l'immagine di Hitler, è stata recapitata il 12 luglio nella sede
dell'associazione culturale Arte in memoria, presieduta da
Adachiara Zevi, figlia di Tullia, che il 17 luglio ha presentato
denuncia nella stazione dei carabinieri di piazza Farnese a
Roma. "Pregiatissima signora, mi duole molto il fatto di non
averla conosciuta nei miei campi di concentramento", si legge
tra l'altro nel testo. "Ma non è detto! Ci sono tanti miei
seguaci... e non è detta l'ultima!".
"E' la prima volta che riceviamo minacce di questo genere -
spiega all'ANSA Adachiara Zevi -. Tenderei a vedere questo
episodio legato alle due iniziative curate dall'associazione, il
progetto Memorie d'inciampo e la biennale di arte contemporanea
Arte in memoria, nella sinagoga di Ostia antica. Due iniziative
importanti, entrambe legate alla memoria, che quindi danno
fastidio a chi tende a dimenticare".
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