Per il milione di lavoratori della
Gig economy, un neologismo dall'americano gergale che indica i
cosiddetti 'lavoretti' e include molti atipici compresi i
riders, bisognerebbe introdurre un "salario minimo a
prestazione". Lo afferma il presidente dell'Inps, Tito Boeri,
aggiungendo che in Italia sarebbe necessaria anche
l'approvazione di nuove leggi che 'obblighino' i grandi gruppi
del settore a iscriversi alla piattaforma on line dell'istituto
di previdenza per le prestazioni occasionali.
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