La serata di chiusura del 61/mo
Festival di Spoleto vedrà il 15 luglio sul palco in Piazza Duomo
la star del cinema francese Marion Cotillard diretta da Benoit
Jacquot per ''Jeanne D'Arc au Bucher'', oratorio drammatico di
Arthur Honegger diretto da Jeremie Rhorer su testo di Paul
Claudel, che ha immaginato gli ultimi pensieri di Giovanna sul
rogo prima di morire. Un grande spettacolo quindi e non il
tradizionale concerto sinfonico.
L'apertura invece, dopo tre edizioni affidate a Mozart, vedrà
il 29 giugno un'opera lirica appositamente commissionata a un
nuovo compositore, Silvia Colasanti con la prima del suo
"Minotauro", tre cantanti-interpreti più un coro dieretti da
Jonathan Webb, in dieci quadri con regia e scene di Giorgio
Ferrara, ispirati al racconto omonimo di Friedrich Durrenmatt,
che indagano l'umanità e la solitudine del mostro chiuso nel suo
labirinto, che sarà di specchi, davanti ai quali si guarda e si
interroga.
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