Le serrature delle porte di ingresso
e dei cancelli della villa di Sergio Bramini, imprenditore
monzese fallito vantando 4 milioni di credito dallo Stato, sono
state cambiate e rinforzate con grimaldelli di sicurezza. Ultimo
atto dello sgombero deciso dal tribunale fallimentare di Monza.
Le circa trecento persone accorse in suo sostegno stanno
lasciando via Sant'Albino. "Dopo 27 anni lascio la mia casa,
essere cacciato in questo modo è un'umiliazione tremenda" ha
detto Bramini, che nel pomeriggio ha anche avuto un malore.
Insieme ai suoi familiari ha raccolto le sue ultime cose e le
ha caricate in auto. "Hanno voluto dimostrare che la
magistratura scavalca gli altri poteri - ha aggiunto - questo è
stato anche un conflitto istituzionale, di cui chi va al governo
dovrà tenere conto". Dopo la proposta che ieri gli ha fatto
Luigi di Maio di diventare consulente del nuovo Governo in
materia di fallimenti, Bramini ha assicurato: "Ce la metterò
tutta per fare in modo che queste cose non accadono più".
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