Lula da Silva, alla fine, si è arreso.
L'ex presidente brasiliano ha scelto di non infiammare
ulteriormente gli animi ed lasciato la sede del sindacato a San
Paolo dove era barricato da giorni, consegnandosi alla polizia
federale. Ora lo attende il carcere, per una condanna a 12 anni
per corruzione. Lula, in precedenza, ha però arringato la folla
dei suoi sostenitori. Annunciando sì che si sarebbe consegnato,
ma continuando a gridare la sua innocenza. E quando è salito su
un'auto per andarsi a consegnare, la folla lo ha bloccato,
costringendolo a rientrare nell'edificio. Lula, per tutta la
giornata, ha continuato a tergiversare, forse facendosi forte
della protezione dei suoi. Prima a chiesto di consegnarsi solo
dopo la messa in memoria della moglie. Poi dopo un pranzo con i
familiari, infine ha chiesto un'ulteriore proroga per poter
vedere domenica sera una partita di calcio tra Palmeiras e
Corinthians. Ma alla fine Lula ha deciso di cedere al mandato
d'arresto emesso giovedì dal giudice Moro.
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