Improvvisa svolta positiva, a
dispetto delle previsioni, per Yulia Skripal, la figlia 33enne
dell'ex spia russa Serghei avvelenata il 4 marzo a Salisbury con
lui in un presunto attacco con agente nervino. "Sta migliorando
rapidamente e non è più in condizioni critiche", ha fatto sapere
una fonte dell'ospedale inglese in cui è ricoverata con il
padre. Le condizioni della donna "sono ora stabili", ha detto
Christine Blanshard, direttore sanitario del Salisbury District
Hospital, aggiungendo che il padre Serghei resta invece "in
condizioni critiche", seppure anche lui "stabile", e quindi non
ancora fuori pericolo.
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