"Non sono una spia e sono pronto
a parlare con l'Fbi e davanti al Congresso americano": lo
afferma Aleksandr Kogan, l'accademico che attraverso l'app
'thisisyourdigitallife' ha raccolto le informazioni su 50
milioni di americani, provocando uno scandalo che sta
travolgendo Facebook. Quelle informazioni, infatti, sono state
acquistate da Cambridge Analytica, la società di dati che
avrebbe aiutato Donald Trump nelle elezioni del 2016, ma avrebbe
giocato un ruolo importante anche nel voto sulla Brexit.
Kogan, citato da Cnn, che respinge con forza l'accusa di
essere una spia russa, contraddice quindi Facebook, che finora
si è difesa affermando di aver autorizzato la raccolta di dati
dei suoi utenti per scopi accademici. "Non abbiamo mai detto che
il nostro progetto fosse finalizzato a una ricerca
universitaria", afferma, contestando il fatto che Facebook lo
abbia radiato dal social network con l'accusa di aver violato
gli accordi.
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