Due cugini macedoni, residenti
entrambi in provincia di Treviso e ritenuti 'seguaci della
jihad' ed in contatto con arruolatori dell'Isis, sono stati
espulsi dall'Italia con un provvedimento firmato dal ministro
dell'Interno Marco Minniti per motivi di sicurezza dello Stato.
Con queste ultime, la seconda e la terza del 2018, sono 240 le
espulsioni con accompagnamento nel proprio Paese, eseguite
dall'1 gennaio 2015, riguardanti soggetti gravitanti in ambienti
dell'estremismo religioso.
Uno dei due espulsi è un 43enne che dal 2016 era stato
sottoposto a indagini da parte della Digos di Venezia poiché
indicato come "soggetto connotato da ideologie jihadiste e in
contatto con arruolatori del Daesh". E' risultato in contatto
con suoi connazionali, anch'essi coinvolti in indagini
antiterrorismo, e con altri estremisti balcanici. L'altro
espulso è un 45enne macedone, residente nel trevigiano, a sua
volta risultato vicino a posizioni jihadiste e seguace di
predicatori ultra-radicali dell'area balcanica.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA