Sono stati confiscati gli oltre
duecento reperti archeologici, di origine etrusca e romana, che
i carabinieri avevano trovato nell'abitazione di un noto
antiquario torinese, morto per causa naturali. Si tratta di vasi
e di ceramiche, di epoca compresa tra il VI e il III secolo
a.C., per un valore di oltre 300 mila euro.
I reperti erano custoditi nella credenza del salotto
dell'abitazione dell'antiquario, dove nel settembre 2012 i
carabinieri erano intervenuti per sedare una lite tra gli eredi.
Era così stato richiesto l'intervento del Nucleo Tutela
Patrimonio Culturale dell'Arma che, in collaborazione con la
Soprintendenza del capoluogo piemontese, hanno individuato anche
altri reperti illecitamente detenuti.
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