La Corte ha dichiarato non fondate
tutte le questioni prospettate nei ricorsi della Regione Veneto
sull'obbligo dei vaccini. Secondo i giudici costituzionali, le
misure in questione rappresentano una scelta spettante al
legislatore nazionale. E questa scelta non è irragionevole,
poiché volta a tutelare la salute individuale e collettiva e
fondata sul dovere di solidarietà nel prevenire e limitare la
diffusione di alcune malattie. Lo ha deciso al termine della
camera di consiglio, rimarcando che il passaggio da una
strategia basata sulla persuasione a un sistema di
obbligatorietà dei vaccini si giustifica alla luce del contesto
attuale caratterizzato da un progressivo calo delle coperture
vaccinali. E inoltre che in base alla legge la mancata
vaccinazione non comporta l'esclusione dalla scuola dell'obbligo
dei minori, che saranno di norma inseriti in classi in cui gli
altri alunni sono vaccinati.
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