Sabrina Misseri - condannata
all'ergastolo con la madre Cosima Serrano per l'omicidio della
cugina Sarah Scazzi - non merita sconti di pena per le "modalità
commissive del delitto" e per la "fredda pianificazione d'una
strategia finalizzata, attraverso comportamenti spregiudicati,
obliqui e fuorvianti, al conseguimento dell'impunità". Lo
sottolinea la Cassazione nei motivi di conferma delle condanne.
Sabrina "strumentalizzando i media" deviò le investigazioni come
"astuto e freddo motore propulsivo" verso "piste fasulle".
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