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Green Hill, Cassazione conferma condanne

Green Hill, Cassazione conferma condanne

Per l'accusa 'eutanasia in modo disinvolto' nell'allevamento

ROMA, 03 ottobre 2017, 21:25

Redazione ANSA

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La Cassazione ha confermato le condanne per i vertici di Green Hill, l'allevamento di cani beagle chiuso a Montichiari, nel bresciano, nell'estate del 2012. Sono stati confermati un anno e sei mesi per Ghislane Rondot, co-gestore della struttura, il veterinario Renzo Graziosi, anche lui un anno e sei mesi, e un anno per il direttore dell'allevamento Roberto Bravi. Secondo le accuse nell'allevamento si praticava "l'eutanasia in modo disinvolto, preferendo sopprimere i cani piuttosto che curarli".
    La politica aziendale, inoltre, sempre secondo l'accusa, "andava in senso diametralmente opposto alle norme comunitarie e nazionali". L'allevamento era stato messo sotto sequestro nell'estate del 2012 pochi mesi dopo il blitz degli animalisti che avevano liberato molti cuccioli. E' in corso il processo parallelo ad altri veterinari e dipendenti implicati nel maltrattamento e uccisione dei beagle. E' stata così confermata la sentenza emessa dalla Corte di Appello di Brescia il 23 febbraio 2016.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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