L'ira di Donald Trump si abbatte
sui campioni 'ribelli' dello sport americano, quelli che
contestano la presenza del tycoon ala Casa Bianca o protestano
apertamente contro le violenze della polizia verso gli
afroamericani. Così il presidente americano ha chiesto alla Nfl,
la lega professionistica del football americano, di licenziare i
giocatori che non cantano l'inno. E ha deciso di ritirare
l'invito alla Casa Bianca alla star assoluta del basket, Stephen
Curry, che ha dato forfait alla visita che la sua squadra
campione della Nba farà nella residenza presidenziale.
"Il presidente mostra una totale mancanza di rispetto verso i
nostri campioni e verso le idee degli altri", ha replicato il
commissario della Nfl, Roger Goodell, alimentando una polemica
senza precedenti tra la lega e la Casa Bianca.
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