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Rifiuta taglio cordone, chiamano Procura

Rifiuta taglio cordone, chiamano Procura

Episodio a Udine. Procuratore, è un segno triste dei tempi

UDINE, 16 settembre 2017, 14:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Una partoriente rifiuta di farsi tagliare il cordone ombelicale che - secondo le sue convinzioni religiose - dovrebbe staccarsi autonomamente. Ma con il passare del tempo il neonato comincia a mostrare segni di sofferenza fetale. E i medici, per sapere come comportarsi, interpellano la Procura. Il caso si è verificato ieri a Udine. Lo ha riferito all'ANSA il Procuratore capo del capoluogo friulano, Antonio De Nicolo, come "segno triste dei tempi, che dimostra a che punto è arrivata la medicina preventiva".
    "Ovviamente - ha aggiunto de Nicolo - abbiamo risposto che devono salvare il bambino. La mission dei medici è salvare vite.
    Nel momento in cui sussiste un pericolo di vita, il trattamento sanitario va fatto. I medici devono essere liberi e sereni.
    Evitare le denunce è impossibile, ma qualora arrivasse, chiaramente archivieremo. Se al contrario il neonato fosse morto in assenza di intervento - ha concluso - in quel caso sì che avremmo aperto un fascicolo d'indagine".
   

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