Un lunghissimo
applauso di centinaia di persone ha accompagnato nel loro ultimo
viaggio i feretri di Luigi e Aurelio Luciani, i due contadini
uccisi mercoledì scorso, forse perché testimoni scomodi o per
uno scambio di persona, nella strage in cui sono stati
assassinati anche il pregiudicato Mario Luciano Romito e suo
cognato Matteo De Palma.
I funerali si sono conclusi poco fa nella chiesa Ss.
Annunziata, detta anche 'Collegiata'. Prima che i feretri,
portati a spalla, uscissero dalla chiesa, il parroco della
chiesa, don Pietro Giacobbe, ha abbracciato i famigliari dei due
contadini, gente distrutta dal dolore. Poco dopo ha preso avvio,
tra due ali di folla, il mesto corteo diretto al cimitero.
Qualcuno tra la folla ha urlato le parole 'vittime innocenti'
per sottolineare come i due contadini fossero soltanto onesti
lavoratori che si sono trovati nel posto sbagliato e nel momento
sbagliato, pagando con la vita la furia omicida di un 'commando'
mafioso.
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