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Amelio, ad Amatrice non servono lacrime

Amelio, ad Amatrice non servono lacrime

Casa d'altri, un cortometraggio 'per scuotere chi di dovere'

ROMA, 07 agosto 2017, 14:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Un piccolo film per scuotere e non per commuovere. E' facile versare lacrime, ma c'è un momento in cui dici basta e vuoi che le cose cambino per davvero". Gianni Amelio è andato ad Amatrice un anno dopo il terremoto che in un paese così piccolo si è portato via 300 persone, sapendo che filmare le macerie delle case crollate e le persone traumatizzate significa emozionare, facilmente. "Ma non si può sempre piangere", dice all'ANSA Amelio che a Venezia porterà come evento speciale un cortometraggio prodotto da BartlebyFilm con Rai Cinema, "e proprio su questo mi sono trovato d'accordo con i produttori: un film non solo per ricordare, ma per testimoniare che bisogna agire".
    Il film s'intitola Casa d'altri e non per caso: "E' un titolo leggermente inquietante: la macchina da presa va in una casa che forse non è stata costruita apposta per entrarci, ci si intrufola in luoghi in cui il pudore dovrebbe essere d'obbligo e si entra rispettando fino in fondo quelli che ti aprono la porta", sottolinea.
   

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