"Non ci sono campi o 'centri" per
i migranti "in Libia, ma solo prigioni, alcune controllate dalle
autorità, altre da milizie e trafficanti, e vi sussistono
condizioni orribili. Chiunque venga sbarcato sulle coste libiche
torna in queste carceri. Possiamo sperare che un giorno ci
saranno centri decenti e aperti, ma oggi non esistono". Così
Vincent Cochetel, inviato speciale dell'Unhcr (l'agenzia Onu per
i rifugiati) per la rotta del Mediterraneo Centrale, in
un'intervista all'ANSA.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA