"Nessuno di noi deve
rimanere cieco davanti alle sofferenze" dei nostri fratelli e
sorelle cristiani in Medio Oriente che "per guerre fratricide e
fanatismi religiosi, sono costretti ad abbandonare le loro case
o sono forzati a lasciare le loro terre". Così Papa Francesco,
nel messaggio a firma del cardinale segretario di Stato Pietro
Parolin, in occasione dell'annuale raduno, arrivato alla sua
135/a edizione, dei Cavalieri di Colombo (St.Louis, 1-3 agosto).
Il Papa, riferisce Radio Vaticana, esprime la propria
gratitudine ai Cavalieri per il loro supporto a questi
perseguitati, invitando a pregare "per coloro che sono nella
necessità; per la conversione dei cuori; per la fine della
spirale di violenza, odio e ingiustizie in quell'area del
mondo". Citando il versetto della Lettera ai Romani di San Paolo
"Se Dio è per noi, chi sarà contro di noi?", il messaggio invita
quindi a "combattere la crescita di una cultura globale
dell'indifferenza che scarta i fratelli e le sorelle più
deboli".
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