La Procura di Mantova ha aperto
un' inchiesta sul Movimento dei fasci italiani del lavoro che ha
già portato all'iscrizione nel registro degli indagati di nove
persone. L'accusa, formulata dal procuratore capo Manuela
Fasolato, che sta seguendo in prima persona l'inchiesta, è di
violazione della legge Scelba e della dodicesima disposizione
finale della Costituzione che vieta la ricostituzione del
partito fascista. Tra gli indagati figurano Fiamma Negrini, la
20enne eletta nel consiglio comunale di Sermide, il padre
Claudio, di Sermide, tra i fondatori del movimento. Gi altri
indagati, secondo la Gazzetta di Mantova, sono gli altri
fondatori del movimento e cioè Elvira Tornese di Rapallo
(Genova), più volte in lista con Negrini, il fratello Nestore,
nel frattempo deceduto, Sergio De Biasio e Simone Grazio,
entrambi di Verona, Pasqua Lombardo di Bologna, Marocco Piraino
e Giuseppe Ridulfo di Palermo. I carabinieri hanno già eseguito
otto perquisizioni domiciliari a Verona, Palermo, Bologna e
Rapallo.
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