Il taglio del rating sulla Cina,
da Aa3 ad A1 annunciato oggi da Moody's, è basato su un
approccio "pro-ciclico" dei giudizi "non appropriato": è la
risposta del ministero delle Finanze, affidata a un comunicato,
sulla prima "bocciatura" in oltre 25 anni. I punti esaminati
"sovrastimano le difficoltà dell'economia cinese e sottostimano
le capacità della Cina di rafforzare le riforme strutturali sul
lato dell'offerta e di espandere la domanda nel suo complesso".
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