Le riprese a Ponticelli alla
periferia di Napoli, la preparazione del film e del set con veri
operatori sociali, volontari e docenti e L'Intrusa di Leonardo
Di Costanzo, alla Quinzaine des realisateurs a Cannes (poi in
sala con Cinema), è un film più vero del vero. "Racconto i
dilemmi morali che ogni giorno ci sono davanti, quelli che chi
lavora nell'ambiente degradato al confine con la criminalità si
trova a vivere ogni giorno", dice Di Costanzo.
Giovanna (Raffaella Giordano) è la fondatrice del centro
ricreativo la Masseria a Napoli dove i ragazzini del quartiere
passano il tempo lontani dalle occasioni della camorra. E lì che
Maria (Valentina Vannino), con i due figli e il marito che viene
catturato dalla polizia accusato di un omicidio, va a
stabilirsi, cercando un rifugio. Le madri insorgono contro
"l'intrusa", Giovanna è di fronte ad una scelta con tutti
contro: Maria va accolta o allontanata?
Napoli, dice ancora il regista, "la sfrutto perché mi
permette di raccontare i drammi umani".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA