Il parlamento egiziano ha approvato
una legge che permette al presidente, Abdel Fattah Al Sisi, di
nominare i più alti esponenti del sistema giudiziario: uno
sviluppo che "potrebbe indebolire ulteriormente l'indipendenza
della magistratura" egiziana. Lo segnala Amnesty International
in una nota. L'agenzia Mena scrive che oggi Sisi ha ratificato
la legge, la numero 13 di quest'anno. Amnesty nel comunicato
diffuso ieri affermava che la ratifica avrebbe garantito al
presidente "il potere di scegliere i capi degli organismi
giudiziari" inclusi la Corte di Cassazione, il Consiglio di
Stato e due altre rilevanti authority.
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